ROMA, 10 LUGLIO 2013 – “Non siamo più da tempo una Repubblica parlamentare e forse non siamo più nemmeno una democrazia”. Queste le parole di Beppe Grillo, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica , Giorgio Napolitano, durante la conferenza stampa.
“Ho espresso le nostre preoccupazioni al presidente Napolitano. A Napolitano ho chiesto di fare qualcosa”. Il presidente della Napolitano ha ricevuto Grillo questa mattina con i presidenti dei gruppi parlamentari del Senato Nicola Morra e della Camera Riccardo Nuti, accompagnati da Gianroberto Casaleggio.
“A Napolitano ho detto che si è assunto una responsabilità immane, cerchi di fare qualcosa”, spiega Grillo, che riporta alla ribalta delle cronache l’ipotesi di scioglimento delle Camere. Per il leader del M5S la situazione in cui si trova il paese è di “economia di guerra” e la sua ricetta passa dall’Irap, che definisce una “tassa estorsiva”, che va rimodulata sulla media europea. Per Grillo è centrale introdurre dei dazi a tutela di diverse produzioni italiane. Ovviamente per l’ex comico è necessario rinunciare agli F35 ed alla missione in Afghanistan e poi afferma ” Ci occupiamo dei problemi del mondo e abbandoniamo i nostri anziani”.
Grillo sottolinea di come il debito pubblico “ci sta divorando. Paghiamo – spiega- 100 miliardi all’anni di interessi. Solo quest’anno per non fallire dovremo vendere 400, miliardi di titoli – e aggiunge – Né Berlusconi, né Monti né Letta sono riusciti a frenare il debito. Gli interessi sul debito, la diminuzione delle entrate fiscali causate dal fallimento di massa delle imprese, la disoccupazione e il crollo dei consumi rappresentano la certezza del prossimo default. Non c’è scelta il debito pubblico va ristrutturato”.