PALERMO, 9 LUGLIO 2013 – “Sono contento se affonda un barcone. Sì. Perchè pagano le persone che giocano sulla pelle della gente”. Le parole del leghista Erminio Boso, intervenuto al programma “La Zanzara” su Radio 24, pesano come macigni.
“Non me ne frega niente di quello che ha fatto il Papa – dice ancora Boso – anzi chiedo a lui soldi e terreni per mettere dentro gli extracomunitari che vengono”. Già ieri la Lega aveva duramente criticato Papa Francesco e le sue parole a Lampedusa, Boso oggi rincara la dose.
Poi se la prende con i giornalisti: “Non sono ipocrita come tutti, soprattutto i giornalisti. Io difendo la mia famiglia e la mia terra. Voi permettete la violenza in casa da parte di questa gente. Vendete la carne umana per l’audience, cavalcate con ipocrisia tutte le disgrazie delle persone”.
Le rileggiamo più volte, increduli, queste dichiarazioni. E la prima tentazione è di ricordare a Obelix (così è soprannominato l’esponente della Lega Nord) quante migliaia di cittadini partiti anche dal suo Nord nei secoli passati sono approdati in America, in Argentina, in Australia.
Da giornalisti non andiamo a caccia di nessuna audience, raccontiamo fatti. E ventimila migranti annegati sono un fatto. Che va raccontato con la dovuta umanità. E sempre da giornalisti raccontiamo ogni giorno di atti di violenza che non sono soltanto figli dell’immigrazione. Basterebbe ricordare questo.
