PALERMO, 9 LUGLIO 2013 – All’indomani della visita di Papa Francesco a Lampedusa nuovi sbarchi di immigrati hanno impegnato gli uomini della Guardia costiera.
Sono cinque le operazioni di soccorso che ha coinvolto gli uomini della Guardia costiera che hanno tratto in salvo più di trecento profughi che hanno chiesto aiuto. Le richieste sono arrivate dalla stessa zona di mare, a 50 miglia dalle coste libiche (circa 120 miglia dall’isola di Lampedusa) e una a circa 50 miglia da Malta.
Gli uomini della Centrale Operativa, dopo aver messo al corrente della situazione le autorità libiche e maltesi – dichiaratesi entrambe in difficoltà nell’intervenire – hanno collaborato con entrambi i paesi per trarre in salvo, i migranti in difficoltà.
Alle 22.30 il Pattugliatore della Guardia costiera ha raggiunto il promo barcone in difficoltà prendendo a bordo 94 migranti, 63 uomini, 26 donne e 5 minori, due dei quali con ustioni da idrocarburi, per poi dirigersi verso i 2 barconi – con a bordo 209 persone -già assistiti dalle navi mercantili che, per l’imponente stazza e la conseguente altezza delle murate, erano stati impossibilitati ad accogliere a bordo i migranti.
Il quarto barcone rilevato nelle acque libiche, con a bordo un centinaio di migranti, è stato soccorso sempre nella notte da una motovedetta libica. Per quanto riguarda la richiesta di soccorso proveniente dal barcone nelle acque maltesi, la nave della Marina Militare “Cigala Fulgosi” in navigazione nella zona -su richiesta delle stesse autorità maltesi – ha individuato l’unità in difficoltà con a bordo 40 migranti e provveduto a trasbordarli.
A completare il quadro di questo flusso migratorio, all’alba sono sbarcati direttamente sull’isola di Lampedusa 50 migranti. Le motovedette della Guardia Costiera stanno perlustrando la zona di mare antistante a dove è avvenuto lo sbarco.
Nelle ultime 24 ore sono 559 i migranti sbarcati o in procinto di sbarcare nell’isola delle Pelagie ai quali sono da aggiungere i 100 soccorsi dalle autorità libiche e ricondotti in Libia.