Operazione antidroga tra Trapani ed Erice, sette arresti: una donna a capo della banda. NOMI e FOTO

di Redazione

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Operazione antidroga tra Trapani ed Erice, sette arresti: una donna a capo della banda. NOMI e FOTO

| martedì 09 Luglio 2013 - 07:53

Incarbona-Francesca-arrestata-droga

TRAPANI, 9 LUGLIO 2013 – Vasta operazione antidroga, denominata “Nassirya”, fra Trapani ed Erice: circa 70 militari impegnati insieme alle unità cinofile antidroga.

 

L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare ha riguardato nove persone, sette delle quali condotte in carcere e due sottoposte all’obbligo di firma giornaliero presso caserme dell’Arma. Sono state eseguite contestualmente quattordici perquisizioni domiciliari, mentre altre cinque persone sono state raggiunte da informazione di garanzia. 

 

Per tutti il reato contestato è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’operazione è scaturita da un’ attività investigativa sviluppata dal Nucleo Operativo della Compagnia di Trapani, iniziata nel dicembre 2011 con il sequestro di un chilo e 500 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” ed è proseguita per circa un anno con attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale.

 

Le indagini sono proseguite ininterrottamente per oltre otto mesi, ed in tale arco di tempo sono stati effettuati numerosi sequestri di sostanze stupefacenti.

 

Il gruppo si componeva di pusher e grossisti, il tutto organizzato e diretto da una donna: Francesca Incarbona, (nella foto), 33 anni, la quale avrebbe assunto il ruolo di punto di riferimento e “capo” dei soggetti che acquistavano gli stupefacenti sulla piazza di Palermo, per poi rifornire il mercato trapanese ed ericino.

 

Gli altri arrestati sono: Giuseppe Acabo, Giuseppe Cherchi, Vincenzo Papa, Bernardo Tesé, Gaspare Massimiliano Salafia, Pietrino Cherchi, Giuseppa Angelo, Rosario Orlando.

 

In una occasione una giovane minore, controllata in compagnia della Incarbona di ritorno da Palermo, è stata riaffidata alla madre che, in quella occasione, aveva manifestato sdegno e rammarico per le “cattive frequentazioni” della figlia.

 

Ed è proprio la madre della giovane, che tanto stupore aveva manifestato per le “cattive amicizie” della figlia, risulta ora indagata nell’ambito di questo procedimento penale per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

 

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