PALERMO, 9 LUGLIO 2013 – “La Regione si costituirà parte civile nel processo a Faustino Giacchetto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, commentando le dichiarazioni rese ai magistrati dell’ex assessore al Territorio, Gianmaria Sparma, coinvolto nell’inchiesta Grandi eventi. E il segretario generale di Palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso annuncia querele.
“Ho chiamato stamattina il procuratore Agueci – dice Monterosso – e ho contattato un avvocato penalista perchè sto preparando tre querele in quanto non ho ricevuto inviti a cena, ne ho avuto pagati fine settimana”.
In sua difesa è intervenuto il governatore Crocetta ribadendo che sulla Monterosso non c’è alcuna accusa formale: “Il nome della Monterosso non emerge in nessuna delle carte che possediamo. Mi risulta con chiarezza che, anzi, le denunce del segretario non sono state secondarie rispetto allo sviluppo della vicenda Ciapi. Ho il dubbio che chi denuncia ha dietro una serie di cordate di malaffare. Mi sembra più un pettegolezzo diffamatorio”.
Il presidente della Regione ha annunciato anche che è stato autorizzato dalla Commissione europea il piano di azione del Programma nazionale del Piano Azione e Coesione (Pac). “Adesso si attende il finanziamento del governo, che ancora deve preparare il trasferimento dei fondi, per un totale di un miliardo e 600 mila euro. Nonostante questo – ha aggiunto Crocetta – noi come governo ci siamo presi una responsabilità: anticiperemo urgentemente le azioni a favore delle imprese, dei comuni e dei deboli”.
In particolare, la Regione anticiperebbe i fondi per sette interventi: 30 milioni di euro per implementare l’efficienza energetico dei Comuni, 20 milioni a interventi per il sostegno ai piani di inserimento professionali (Pip), altri 30 per infrastrutture sociali e per l’inclusione delle categorie deboli e svantaggiate, 147 milioni saranno destinati alle agevolazioni fiscali dei minimis per micro e piccole aziende nelle zone franco urbane, 40 milioni al credito di imposta per gli investimenti e per gli occupati svantaggiati. Altri 144 milioni per la tutela dell’occupazione e politiche attive del lavoro collegate ad ammortizzatori sociali in deroga e, infine, altri 20 milioni come aiuto a persone e famiglie con elevato disagio sociale.