“Congiuntura Res”, a Palazzo Branciforte di Palermo il punto sull’economia siciliana VIDEO

di Redazione

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“Congiuntura Res”, a Palazzo Branciforte di Palermo il punto sull’economia siciliana VIDEO

| martedì 09 Luglio 2013 - 08:14

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PALERMO, 9 LUGLIO 2013 – È stato presentato questa mattina nell’Auditorium di Palazzo Branciforte a Palermo “Congiuntura Res”, il documento di analisi economica della Fondazione Res, l’Istituto di ricerche su Economia e Società della Sicilia. Preoccupanti i dati in esso contenuti: la Sicilia è ancora nel pieno della crisi economica. 

 

“Questo è il momento peggiore del declino – ha detto Adam Asmundo, curatore di Congiuntura Res – e per l’anno prossimo non possiamo che aspettarci un anno di stasi. Ma un dato importante è che sta scomparendo il lavoratore scoraggiato, ovvero colui il quale non cerca lavoro perchè sa che non lo troverebbe”. Un dato che, se statisticamente va a incrementare il dato della disoccupazione, dall’altro lato è un elemento importante dal punto di vista sociologico, “perchè vuol dire che il mondo del lavoro ha ripreso a muoversi e cerca nuovi sbocchi”.

 

I lavori della presentazione di Congiuntura Res sono stati aperti da Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia. “L’inefficienza della pubblica amministrazione siciliana è lo specchio e la concausa della nostra crisi economica. Il debito della Sicilia è in continua crescita, e quali che siano le cause di tale incapacità la Sicilia versa in una situazione inammissibile”.

 

“Essendo nel momento peggiore della crisi – dice Pier Francesco Asso, vice presidente della Fondazione Res – almeno le previsioni per il breve periodo non possono che essere ottimistiche”.

 

Al convegno ha partecipato anche il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, che della Fondazione Res è anche il presidente. “I fondi a rischio devono essere nuovamente orientati verso obiettivi di politiche antirecessive – ha detto – perchè il Mezzogiorno è in una situazione di grave crisi”. 

 

Il ministro siciliano ieri ha incontrato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, proprio per sensibilizzarlo sulla necessità di un’accelerazione nella spesa dei fondi europei. “Bisogna intervenire soprattutto sull’occupazione giovanile – ha aggiunto Trigilia – e dare respiro alle imprese e alle economie locali”.

 

“Misurare i costi di riferimento e la qualità dei servizi pubblici con una griglia che permetta di inserire sanzioni o premi per gli amministratori locali in settori come scuola e sanità. Se avremo il coraggio di procedere in questa direzione – suggerisce il ministro – toglieremo acqua a comportamenti anomali delle classi dirigenti e ripuliremo il terreno dove proliferano comportamenti clientelari e assistenziali“. 

 

 

“Si conferma – osserva Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil – la drammaticità della situazione. Quel calo del Pil del 3,8%, che si inscrive in un trend che fa registrare dal 2008 al 2013 per il prodotto interno lordo un -15%, la dice tutta sulla tendenza della nostra economia”. Per Pagliaro “la questione va affrontata secondo una visione di insieme che abbia come punto di partenza ciò che abbiamo, nella logica dell’economia di prossimità. Ed è in quest’ottica – aggiunge- che vanno spesi, e presto, i fondi europei, concentrando gli interventi e qualificandoli”.

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