IL CAIRO, 8 LUGLIO 2013 – Sale sempre di più la tensione in Egitto. Sono 42 le vittime accertate, secondo la tv di Stato egiziana, durante le violenze all’esterno della sede della Guardia repubblicana del Cairo, nell’edificio è rinchiuso il presidente deposto Mohammed Morsi.
L’ala politica della Fratellanza musulmana ha accusato le forze sicurezza del paese di avere sparato sulla folla durante le manifestazioni pro-morsi e lanciando un appello alla rivolta popolare contro coloro che “vogliono rubare la rivoluzione”. L’esercito egiziano, invece parla di gruppi terroristici che hanno tentato di assaltare l’edificio sede della Guardia repubblicana provocando così la morte di un soldato e il ferimento di altri 40 soldati.
Il partito ultraconservatore Nour, sostenitore in passato dei militari, ha annunciato di ritirarsi dal negoziato per la formazione di un foverno provvisorio, le motivazioni si trovano in quello che il partito stesso ha definito “il massacro della Guardia Repubblicana”.