Palermo, un ultrà rosanero arrestato per gli scontri dopo Lecce-Carpi

di Redazione

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Palermo, un ultrà rosanero arrestato per gli scontri dopo Lecce-Carpi

| sabato 06 Luglio 2013 - 07:16

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PALERMO, 6 LUGLIO 2013 – C’è anche un ultrà del Palermo tra le persone arrestate oggi dalla Digos per le violenze al termine della partita Lecce-Carpi dello scorso 16 giugno.

 

Si tratta di Antonino Raccardi, 23 anni (nella foto). Il ragazzo è accusato di aver dato fuoco a un fuoristrada della polizia che si trovava all’esterno dello stadio Via del Mare. La presenza di un tifoso del Palermo, secondo gli investigatori, conferma il gemellaggio tra le due tifoserie.

In tutto sono 13 le ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state emesse dal Gip di Lecce, con 25 perquisizioni eseguite. Le violenze erano scoppiate al triplice fischio della partita che, terminata con il risultato di 1-1, sanciva la promozione in serie B del Carpi (vincitore per 1-0 nella partita d’andata) e la permanenza in lega Pro del Lecce.

 

I tifosi salentini hanno invaso il campo e si sono scontrati con gli steward mentre all’esterno dello stadio si sono verificati violenti disordini, con le forze dell’ordine costrette a usare i lacrimogeni e due poliziotti rimasti feriti.

 

Lo stesso gruppo di giovani, infatti, complessivamente circa 400, dall’esterno dello stadio aveva anche tentato di raggiungere il settore riservato alla squadra locale lanciando pietre contro le forze dell’ordine e danneggiando tre mezzi della polizia.

In particolare, uno di questi è stato colpito da un grosso masso che si infrangeva sul lunotto della vettura. All’interno del veicolo è sttao anche lanciato un fumogeno che ne ha causato l’incendio con conseguente distruzione dell’abitacolo.

Le immagini degli scontri girate dalla Polizia Scientifica hanno dimostrato che a lanciare il fumogeno fosse stato un ragazzo con un vistoso tatuaggio della società “Palermo Calcio” inciso sul braccio (come si vede nel fotogramma). Il particolare ha permesso di identificare l’ultrà palermitano. 

 

Raccardi è stato identificato e accompagnato al carcere dell’Ucciardone.

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