SIRACUSA, 5 LUGLIO 2013 – È stata battezzata “Fantassunzioni” l’operazione della Digos di Siracusa che ha permesso di smascherare alcuni consiglieri comunali che fittiziamente comparivano tra i dipendenti di aziende di imprenditori compiacenti, al solo scopo di ottenere rimborsi comunali.
Le indagini sono iniziate nel settembre del 2012 e hanno riguardato i rimborsi a ditte in cui risultavano impiegati consiglieri comunali di Siracusa, in carica dal 2008 al 2013. Scattati sequestri preventivi di conti correnti bancari e postali e cassette di sicurezza intestate a 13 persone indagate per truffa aggravata, in concorso, per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le misure cautelari dei sequestri preventivi, sono state notificate a sei politici comunali, nonchè a sette imprenditori, datori di lavoro di questi ultimi. Una truffa da circa 658.000 euro.
Gli esponenti politici, in concorso con i rispettivi datori di lavoro, sono accusati di avere fittiziamente stipulato contratti di lavoro subordinato, in occasione della loro elezione (presentando, successivamente, la documentazione attestante l’esistenza del rapporto di lavoro presso gli uffici del comune di Siracusa) senza, tuttavia, che svolgessero alcuna attività lavorativa alle dipendenze delle società datrici di lavoro.
Sfruttando a loro vantaggio la normativa regionale, compilavano e presentavano, presso gli uffici del Comune di Siracusa, periodiche richieste di rimborso, relative alle giornate lavorative che li vedevano partecipare a riunioni dei consigli comunali o delle commissioni consiliari permanenti.