PALERMO, 5 LUGLIO 2013 – Sono scesi in piazza questa mattina i nove lavoratori della Compagnia servizi portuali (Csp) di Palermo per chiedere garanzie sul futuro del loro posto di lavoro.
L’allarme è scattato dopo che l’amministrazione giudiziaria della società ha reso noto di non essere in grado, per mancanza di fondi, di sostenere ancora il servizio.
“Abbiamo chiesto all’Autorità portuale – spiegano Nino Napoli, segretario Fit Cisl Portuali, e Marcello Buccafusca, segretario Uiltrasporti – un tavolo di confronto, che se sospeso, porterebbe alla perdita di nove posti di lavoro e in un momento difficile come questo non è assolutamente accettabile. Ma non siamo mai stati convocati in tal senso. Ci sono stati ritardi anche nei pagamenti degli stipendi. I lavoratori non hanno percepito la quattordicesima e potrebbero anche non ricevere lo stipendio di giugno”.
La scadenza della proroga, concessa dalla stessa Autorità portuale, in attesa del completamento dell’iter per l’affidamento del servizio, dopo una nuova gara che è stata vinta dalla stessa CSP, è fissata per il mese di luglio.
Il 13 e il 18 luglio prossimi sciopereranno per tutto il giorno proprio a sostegno della causa dei nove lavoratori della CSP, tutti i lavoratori portuali di Palermo e Termini Imerese.
“Le difficoltà economiche della società causano anche ritardi nei pagamenti degli stipendi, i lavoratori non hanno percepito la quattordicesima e potrebbero anche non ricevere lo stipendio di giugno. Chiediamo subito un incontro al Prefetto e a tutte le parti coinvolte, i lavoratori protesteranno finché non otterremo risposte”.