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Palermo, ancora in bilico tra omicidio e suicidio le indagini sulla morte del vigile urbano Mirko Vicari

PALERMO, 5 LUGLIO 2013 – Le indagini su Mirko Vicari, il vigile urbano trovato morto per un colpo di pistola al petto nel suo appartamento di via Scillato dieci giorni fa, hanno dato i primi risultati: sarebbero sue le impronte sul televisore pronto, secondo le prime ipotesi degli inquirenti, ad essere portato via dai ladri.

Altri accertamenti degli investigatori, secondo il quotidiano la Repubblica, avvalorerebbero sempre di più l’ipotesi del suicidio di Mirko Vicari, anche se il fascicolo della Procura resta per omicidio. Intanto, i cassetti trovati aperti dai presunti ladri sono risultati perfettamente in ordine e in più, anche se si tratta di un’evidenza più debole, non è stato trovato lo scontrino della bottiglia d’acqua che il vigile avrebbe detto al telefono alla compagna di aver comprato poco prima.

Intanto, sono sempre vive le piste del raid punitivo e del tentato furto finiti nel sangue. Due in particolare sono i risultati scaturiti dalle indagini che fanno pensare ad un omicidio. Il Luminol, un composto chimico che viene utilizzato per rilevare impronte e tracce di sangue, ha evidenziato nell’abitazione del vigile diverse impronte oltre a quelle della vittima.

 

Inoltre, c’è la strana posizione del cadavere sul pavimento, una posizione che non sembrerebbe compatibile con quella di un uomo che si spara al petto. Un esperto della scientifica a tal proposito ha dichiarato: “Solitamente chi si suicida con un colpo di pistola sceglie di sedersi o di guardarsi allo specchio”.

Intanto, i familiari e i conoscenti di Mirko Vicari continuano a smentire in tutti i modi la possibilità che il vigile possa essersi suicidato: “Mirko amava la vita”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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