PALERMO, 6 LUGLIO 2013 – “Venti euro, grazie…”: facciamo benzina e spesso dimentichiamo che venti euro oggi sono poco più di 10 litri. E quando entriamo di nuovo in riserva non capiamo perché.
Colpa del caro benzina, è vero. Ma non solo. Il rischio è quello di incappare in un distributore “taroccato”, appena due giorni fa due impianti sono stati scoperti a Palermo. Un fenomeno in aumento: nei primi sei mesi dell’anno la Guardia di Finanza ha denunciato a piede libero 16 gestori, contro i 10 dello scorso anno.
Truffe che colpiscono i cittadini ma anche le casse dello Stato, come spiega a Si24 il maggiore Biagio Giardina, Capo Ufficio Operazioni del Comando provinciale della Guardia di Finanza.
Ma come evitare di essere truffati? Di fare benzina e dopo pochi chilometri restare a secco? Ecco i consigli della Finanza.
I controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle sono scrupolosi, cercano di scoprire i “trucchi” con cui i gestori scorretti cercano di erogare meno carburante: dal classico “spillo” con cui vengono manomesse le colonnine a più sofisticati telecomandi con cui a distanza si possono manovrare i contatori.
Le truffe possono riguardare però non soltanto la quantità di carburante erogato ma anche la qualità, in certi casi alterata con altre sostanze.