ROMA, 4 LUGLIO 2013 – Era stato condannato per avere fornito armi e munizioni ad Antonio Scarano, pregiudicato a sua volta ritenuto colpevole per le stragi mafiose del ’93 e poi diventato collaboratore di giustizia.
Adesso per Alfredo Bizzoni arriva la confisca di beni per circa 10 milioni doi euro eseguita dalla Direzione investigativa antimafia di Roma. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Roma – Sezione misure di prevenzione su proposta del Direttore della Dia riguarda una serie di immobili situati a Roma e in provincia dell’Aquila, diverse auto compresa una Porsche, una quarantina di rapporti finanziari e alcune società nel settore della diagnostica sanitaria.
Il piccolo imprenditore di 61 anni è risultato in possesso, secondo gli investigatori, di proprietà di valore eccessivo per il suo reddito. Bizzoni, oltre al coinvolgimento nelle stragi di Roma, Milano e Firenze (nella foto via dei Georgofili) organizzate da Cosa nostra nel 1993, ha precedenti per armi e droga.
Al pregiudicato, comunica la Dia “è stata imposta anche la sorveglianza speciale per due anni, con forti restrizioni della libertà personale”. Bizzoni ha scontato un anno e dieci mesi di carcere per avere fornito armi e munizioni a Antonio Scarano, pregiudicato calabrese trasferitosi in Lazio, condannato a 18 anni per le stragi di mafia e poi diventato pentito.