ATHERTON , 4 LUGLIO 2013 – È morto all’età di 88 anni Doug Engelbart nella città californiana di Atherton, inventore del mouse e pioniere dell’interazione uomo-macchina. La causa della morte sarebbe stata l’insufficienza renale, della quale era affetto da qualche tempo.
Nato a Portland, nell’Oregon, nel 1925 fu addetto ai radar durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra, Engelbart conseguì la laurea in ingegneria elettronica all’Università statale dell’Oregon nel 1948, seguita poi da una specializzazione a Berkley nel 1952. Visionario e innovatore, diede un grande contributo per lo sviluppo della scienza informatica.
A lui si deve l’invenzione e lo sviluppo dell’ipertesto e delle reti di computer ed è stato il precursore dell’interfaccia grafica. Tutti elementi senza i quali certamente il modo in cui utilizziamo il computer sarebbe molto diverso. Ma la sua più grande invenzione è stata quella del mouse.
Il primo prototipo di mouse è stato realizzato da Engelbart nel 1964, il brevetto arrivò solo nel 1967. Era una piccola scatola di legno con due ruote di metallo e aveva il nome di “indicatore X-Y per display”. Il nome mouse arrivò solo dopo e fu lo stesso Engelbart a chiamarlo così, in quanto il filo che collegava il mouse al computer gli ricordava la coda di un topo.
Qualche anno dopo a Xerox produsse lo Star, il primo computer dotato di mouse: Steve Jobs vide il progetto, lo riprese e perfezionò l’idea. E’ così che sono nati l’Apple Lisa e soprattutto il Macintosh, il primo personal computer con interfaccia grafica e mouse ad avere grande successo commerciale.
Doug Engelbart è stato uno degli ultimi scienziati che hanno cambiato davvero il modo di vivere e di lavorare dell’uomo. Egli non lavorò solo sul mouse, ma anche sulle prime forme di posta elettronica, sui processori e sulle videoconferenze. Nonostante il colpo di genio dell’invenzione del mouse, Doug Englebart non si è mai arricchito per questo. Il suo brevetto, infatti, è scaduto prima che l’accessorio finisse nelle case e negli uffici di tutto il mondo.
Engelbart era ricco di entusiasmo e creatività e dopo e aveva numerosi progetti. Nel 2002, all’età di 77 anni, si fece fautore del “mettere insieme”, secondo lui l’unico modo per affrontare al meglio le difficoltà che si presentano volta per volta per l’uomo: “Dobbiamo creare un ambiente evolutivo nel quale i paesi e le istituzioni possano crescere; in questo modo potremo risolvere i problemi a mano a mano che si presentano, unire attorno all’idea di come l’intelligenza collettiva possa trovare le soluzioni ai problemi del pianeta. Mettere insieme!”.