PALERMO, 3 LUGLIO 2013 – Assolto perché “il fatto non sussiste” l’ex maresciallo ed ex deputato regionale Antonio Borzacchelli. Lo ha deciso la prima sezione della Corte d’appello di Palermo.
Borzacchelli era accusato di concussione nell’inchiesta sulle “talpe” in Procura nella quale furono coinvolti l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il manager della sanità Michele Aiello. In primo grado l’imputato era stato condannato a dieci anni, ridotti ad otto in appello ma la Cassazione aveva annullato la condanna decidendo un nuovo processo.
Borzacchelli era assistito dall’avvocato Franco Inzerillo ed era accusato di concussione nei confronti di Michele Aiello. Borzacchelli, ex deputato regionale dell’Udc, era considerato dall’accusa una delle più importanti pedine del sistema di talpe che agiva all’interno della Procura ma era già stato assolto sia per un altro episodio di concussione ai danni di Aiello che per la violazione del segreto istruttorio a favore dell’imprenditore della Sanità.
Prescritto, invece, il procedimento per la presunta fuga di notizie a favore del capomafia di Brancaccio Giuseppe Guttadauro. Nella stessa inchiesta sono stati condannati a sette anni di reclusione per favoreggiamento alla mafia l’ex governatore Totò Cuffaro ed a 15 anni e mezzo Michele Aiello per associazione mafiosa , corruzione e accesso abusivo alla rete informatica della Procura.
Sempre secondo l’accusa, Borzacchelli si sarebbe impossessato anche di una villa di Aiello. L’ex militare si era, però, sempre dichiarato il vero proprietario. Nella sentenza della corte d’appello si ordina il dissequestro dell’abitazione e la restituzione all’imputato.