IL CAIRO, 2 LUGLIO 2013 – Il presidente egiziano Mohammed Morsi respinge l’ultimatum di 48 ore avanzato dall’esercito che chiedeva al governo di trovare un accordo con il popolo. Morsi continuerà con i suoi piani per la riconciliazione nazionale.
Sono arrivate le dimissioni di quattro ministri del governo e di Sami Anan, consigliere militare del presidente. Ma Morsi non ha nessuna intenzione di lasciare il suo posto e di pensare ad elezioni anticipate.
Lo afferma la presidenza egiziana attraverso un comunicato dove si contestano tutte quelle dichiarazioni che rischiano di minacciare la pace nel paese, puntualizzando sulla posizione dell’esercito che potrebbe creare “confusione” tra il popolo.
Così, in Egitto si valuta la possibilità di proporre un referendum popolare sulla destituzione del presidente Morsi.