PALERMO, 1 LUGLIO 2013 – “Cosa nostra è debole, oggi posso dire che si vede la fine di questa lotta ormai secolare”. Ne è convinto il questore di Palermo, Nicola Zito, che in un’intervista a Si24 racconta le emergenze che deve affrontare ogni giorno in città.
Emergenze che la crisi economica ha trasformato, aumentando i reati contro il patrimonio, anche se non è cresciuto il numero degli “incensurati che commettono crimini: sono sempre le stesse facce”, commenta Zito.
Il capo della Questura di Palermo, infine, è sinceramente convinto che la lotta alla mafia sia ormai agli sgoccioli, soprattutto alla luce delle ultime inchieste della Procura: “Cosa nostra – dice Zito – si riduce sempre più a un mero fenomeno di criminalità, ma sono sempre meno i suoi bracci e i suoi collegamenti con la Pubblica amministrazione”.