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Troppi debiti per i Comuni siciliani. L’allarme della Corte dei conti

PALERMO, 1 LUGLIO 2013 – Non è solo la Regione a preoccupare la Corte dei Conti, ma anche le Amministrazioni comunali sono sotto la lente d’ingrandimento della Corte. Soprattutto dopo che nel 2012 già 5 Comuni sono andati in default: Comiso, Caltagirone, Milazzo, Santa Maria di Licodia e Santa Venerina.

 

Altre 26 città, come riporta il Giornale di Sicilia, hanno evitato il peggio soltanto accettando piani di rientro molto gravosi, soprattutto per i cittadini contribuenti.

 

Ma a proposito di tasse, proprio su questo fronte la Corte dei Conti ha rilevato alcune criticità. In particolare, la lentezza con cui si riscuotono le somme dovute: entra solo il 62 per cento, ma si spende molto velocemente più del 70 per cento del bilancio. Questo genera “uno squilibrio di cassa che genera una carenza di liquidità che finisce per compromettere il funzionamento dell’ente e l’erogazione dei servizi indispensabili”.

 

Troppi, tra l’altro, i debiti delle Amministrazioni comunali, “passività che creano una pesante incognita per l’intero sistema regionale e locale”.

 

Resta elevatissima, nonostante tutto, la spesa dei Comuni per la spesa per il personale, che pesa mediamente per i cittadini 378 euro pro capite. Record negativo al Comune di Roccafiorita, nel Messinese: per pagare i dipendenti comunali, ognuno dei 243 abitanti del paese paga ogni anno 2.194.

 

Secondo il rapporto della Corte dei conti, i Comuni, pur di pagare il personale, violano, o provano a violare, anche pesantemente il patto di stabilità: nel 2012 lo hanno fatto già 39 Amministrazioni.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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