PALERMO, 1 LUGLIO 2013 – “Il rispetto per i cittadini e per la carica che riveste dovrebbe impedire al presidente della Regione Crocetta di difendersi da contestazioni precise dicendo palesi falsità”. L’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa tornano ad accusare il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
“Sulla vicenda della cancellazione dell’ufficio stampa della Presidenza e sul licenziamento dei 21 giornalisti – scrivono in una nota ordine e assostampa – , il presidente non solo non è mai stato disponibile al confronto ma ha rifiutato tutte le richieste ufficiali di incontro sindacale che gli sono state correttamente presentate dal Cdr, dall’Associazione della Stampa (sin dal novembre 2012) e dall’Ordine (a gennaio e a marzo scorsi). Non ha mai voluto incontrare i giornalisti e le rappresentanze sindacali e non ha mai risposto alle lettere inviategli dall’Ordine. In compenso ha inviato lettere di licenziamento retroattive in spregio di qualsiasi corretta prassi sindacale”.
“Adesso alle precise contestazioni di Ordine e sindacato il presidente risponde affermando che molti dei giornalisti erano stati assunti con metodi indifendibili. In presenza del suo impegno – dato ad alcuni mezzi di informazione proprio in questi giorni – a immettere in servizio ‘una task force per la comunicazione di 5-6 persone’ spieghi allora con quali criteri e con quali procedure intende adesso procedere alla composizione di quello che definisce un mini ufficio stampa. Crocetta rispetterà stavolta la legge 150 o procederà a chiamate dirette applicando gli stessi metodi che lui ha definito indifendibili perchè applicati dai suoi predecessori?”.
“Il presidente deve risposte precise ed esaustive – conlude a nota – : non solo ai giornalisti, ai cittadini e al sindacato ma soprattutto alla magistratura contabile. Aspettiamo da mesi che Crocetta con chiarezza e vera trasparenza dica cosa vuole fare e come”.