PALERMO, 1 LUGLIO 2013 – Secondo il M5S sono illegittime le nomine dei capi di Gabinetto della Regione: i grillini all’Ars fanno riferimento alla legge regionale 10 del 2000 ma – fanno sapere dall’amministrazione – non hanno tenuto conto della successiva legge 20 del 2001 che dispone diversamente.
La mozione, primo firmatario Giorgio Ciaccio, è stata depositata per impegnare il governo “a rimuovere con effetto immediato i capi di Gabinetto che ricoprono il ruolo non rispettando la legge”. I grillini citano il decreto del presidente della Regione del 10 maggio 2001 che contiene il regolamento attutivo della l.r.10/2000: laddove si parla della “disciplina degli uffici di diretta collaborazione del presidente della Regione e degli assessori regionali” si specifica che “il capo di Gabinetto è nominato dal presidente e dagli assessori tra i dirigenti di livello non inferiore alla seconda fascia”.
“Tutti i capi di Gabinetto in carica, invece – dice Ciaccio – sono stati pescati tra i dirigenti di terza fascia, fatto che è palesemente illegittimo”. Contestualmente i parlamentari del Movimento hanno presentato una denuncia alla Corte dei Conti.
La successiva legge regionale 20 del 2001, all’articolo 2, precisa invece che “agli uffici di diretta collaborazione del Presidente della Regione e degli Assessori di cui al comma 6 dell’articolo 4, della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, è preposto un dirigente dell’Amministrazione regionale in possesso di laurea e della necessaria esperienza e professionalità”.
Dunque non si parla più di fasce di appartenenza ma si richiede soltanto il possesso dei requisiti. Un’ulteriore recente modifica ha previsto che per il ruolo di capo di gabinetto deve essere nominato un dirigente interno all’amministrazione.