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Saldi estivi, le famiglie riducono il budget. Ecco i consigli del Codacons per evitare “scottature”

PALERMO, 30 GIUGNO 2013 – Niente file all’entrata dei negozi, niente più barbare liti per l’ultimo paio di scarpe in sconto. Quest’anno le famiglie italiane non stanno aspettando i saldi. Quest’anno il budget sarà ancora più ridotto. Allora conviene ancora di più, stare attenti alle fregature.

 

Codacons lancia un allarme fornendo le stime e le tendenze dei consumatori, evidenziando un taglio netto delle spese in vista dei prossimi saldi. “Il calo delle vendite rispetto ai precedenti saldi del 2012 raggiungerà quota -22% nelle grandi città – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Un dato estremamente negativo se si pensa che nel corso degli ultimi 5 anni i consumi delle famiglie durante i saldi si sono più che dimezzati”.

 

A quanto emerge dalle analisi condotte, ogni famiglia ha destinato ai saldi tra i 65 e i 70 euro massimo.

 

Dato che la cifra purtroppo quest’anno per moltissimi sarà irrisoria, tanto vale spenderli bene e con cautela. Per venire incontro ai consumatori il Codacons ha stilato il decalogo delle dieci regole d’oro da seguire in tempi di saldi estivi per evitare scottature.

 

UNO – Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

 

DUE – Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

TRE – Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

 

QUATTRO – Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento. 

 

CINQUE – Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). 

SEI – Andate preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

SETTE – Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

 

OTTO – Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

NOVE – Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

 

DIECI – Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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