PALERMO, 29 GIUGNO 2013 – Clima teso al Giornale di Sicilia. Continua lo scontro tra il Comitato di redazione e la Direzione, che ha portato allo sciopero dei giornalisti di redazione dello scorso 8 giugno.
Nelle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola la polemica tra le parti continua con due note pubbliche. Il Comitato di Redazione accusa la Direzione di non aver sostituito in maniera congrua il giornalista di cronaca giudiziaria di Palermo, assente per motivi istituzionali dell’Ordine dei giornalisti. “Al suo posto è stato destinato un collega – si legge nella nota del Cdr – che ha dovuto conciliare, secondo le indicazioni ricevute, il suo ruolo di cronista con quello di redattore delle pagine. Il Cdr ha da tempo chiare le difficoltà che deve affrontare l’azienda in un momento di grave crisi di vendite e pubblicità, ma non può approvare questa scelta che finisce per depotenziare il prodotto che va in edicola, col rischio di renderlo sempre meno appetibile per i lettori”.
“In questa azienda il taglio delle risorse giornalistiche ormai incide troppo sul prodotto”, continua la nota. “Se vogliamo sopravvivere non possiamo non offrire un prodotto diverso e più accattivante rispetto a quello offerto da decine di siti on line che, a costo zero per gli utenti, offrono le notizie di giornata, per giunta il giorno prima rispetto al quotidiano”.
Dura la replica della Direzione: “Chi legge il giornale oggi potrà verificare una qualità dei contenuti non diversa da ieri. Questo perché i cronisti assenti sono sostituiti da giornalisti le cui qualità professionali sono dalla direzione accertate con rigore, ripetendo un metodo di lavoro largamente praticato da anni in tutti i settori della redazione centrale e in tutti gli uffici di corrispondenza dell’isola. Non capiamo poi questi furori denigratori verso un giornale che è frutto, ogni giorno, del lavoro di ottimi professionisti che non meritano certamente i giudizi sommari nei quali il Cdr ama prodursi”.
“Si è così determinati nel voler colpire la direzione – continua la nota – da non esitare a colpire il lavoro dei redattori e dei dirigenti che dovrebbero essere invece tutelati dal Cdr”. Sulla richiesta di un maggiore sforzo economico la Direzione risponde: “Lo sforzo economico degli editori è evidente, dal momento che inviamo ogni giorno in edicola il giornale malgrado le gravi e crescente perdite di bilancio che colpiscono questa testata come tutte le altre del paese. Ma si vuole altro. Si chiede incredibilmente di investire risorse inesistenti. È impossibile discutere con chi chiede l’impossibile”.