PALERMO, 28 GIUGNO 2013 – Accordo raggiunto all’assessorato al Lavoro della Regione per i circa tremila ex Pip di Emergenza Palermo.
L’assessore Ester Bonafede ha sottoscritto con i sindacati l’intesa che prevede una fase di transizione attraverso l’utilizzo del contributo di disoccupazione erogato dall’Inps e l’integrazione della Regione, attraverso la convenzione tra ministero, Inps e Regione. Nei prossimi giorni avverrà l’assegnazione ai vari enti che ne hanno fatto richiesta.
Stamattina uno dei precari, un 58enne si era incatenato a un albero minacciando di darsi fuoco. In una nota della regione Sicilia si chiarisce che “I lavoratori stanno ricevendo il pagamento dell’Aspi progressivamente alla presentazione della domanda, nonchè il trattamento di fine rapporto. Rispetto all’Aspi, si sta stilando una convenzione con l’Inps, che dovrebbe essere alla firma entro un paio di settimane, che prevede l’integrazione al trattamento Aspi per i lavoratori e grazie alla quale gli stessi percepiranno uno stipendio di 833 euro, così come la Regione aveva già garantito”.
“L’incontro di oggi – afferma Mimma Calabrò – Segretario Generale Fisascat CislRegionale Sicilia – ha sortito gli effetti desiderati. L’Assessore ha confermato che utilizzo dell’Aspi e del contributo regionale è da intendere solo come fase di transito finalizzata al reinserimento dei lavoratori negli Enti che ne hanno avanzato richiesta”.
“Abbiamo, inoltre, appreso con grande soddisfazione – continua Mimma Calabrò – che la Prefettura di Palermo, la Questura e il Tribunale del Lavoro hanno richiesto che venisse aumentato il numero dei lavoratori del bacino precedentemente assegnatogli a prova del fatto che il Piano per l’occupabilità dei soggetti svantaggiati dell’area metropolitana della città di Palermo ha realmente riscattato socialmente le migliaia di persone inserite nel bacino. Tanto è stato fatto ma tanto ancora c’è sicuramente da fare e per questo si è convenuto sulla necessità di attivare un tavolo concertativo tra Governo e Sindacati per modificare l’articolo 43 della Finanziaria 2013. La Fisascat con la propria RSA vigilerà e su tutti i passi successivi per raggiungere l’obiettivo di garantire dignità e stabilità lavorativa alle oltre 3000 persone coinvolte e alle loro famiglie”.