ROMA, 27 GIUGNO 2013 – Il parlamentare del Pdl, Antonio Angelucci, è indagato per avere percepito illecitamente contributi per l’editoria, sequestrati beni per 20 milioni di euro riconducibili al “re delle cliniche”.
L’inchiesta ruota intorno alle due società che editano i quotidiani “Libero e “Il riformista”. L’accusa è quella di aver aggirato la normativa che vieta ad uno stesso soggetto di richiedere contributi per più di una testata giornalistica. Secondo la procura di Roma, nel periodo preso in considerazione (ossia gli anni 2006 e 2007), entrambe le società erano riconducibili alla famiglia Angelucci.
Indagati insieme ad Antonio Angelucci anche gli amministratori delle case editrici dei due quotidiani, Arnaldo Rossi e Roberto Crespi. Angelucci è stato anche multato per 100 mila euro dall’Ag Com.
