PALERMO, 27 GIUGNO 2013 – “Non ho parlato con Fabrizio Miccoli. So che voleva parlarmi, ma non c’è stato alcun incontro. Le scuse non deve chiederle a me, deve chiederle a Giovanni, che purtroppo non c’è più, ai siciliani, alla città di Palermo, a tutti i palermitani ed ai tifosi che ha deluso”. Maria Falcone smentisce all’Italpress le dichiarazioni rese oggi in conferenza stampa dal calciatore.
“Sono stata contattata per interposta persona – aggiunge – ma non ho parlato con Miccoli perchè stavo partendo per Parigi, dove mi trovo adesso”. “In giornata – conclude Maria Falcone – farò un comunicato. Tuttavia questa vicenda ha avuto degli effetti positivi. In questi giorni abbiamo assistito ad una reazione del popolo di internet e dei tifosi che fa ben sperare. Ringrazio tutti, specialmente i tifosi siciliani. La società civile palermitana è cambiata”.
E il comunicato ufficiale di Maria Falcone arriva poco dopo. La sorella del magistrato ucciso precisa che “trovandosi all’estero per un convegno internazionale e dunque impossibilitata a partecipare all’iniziativa organizzata oggi alle ore 16:00 presso l’Albero Falcone in via Notarbartolo a Palermo, esprime pieno apprezzamento e gratitudine per il gesto di tutti i cittadini onesti, dei tifosi e del Comitato 19 Luglio”.
Un gesto che la Falcone definisce “importante per prendere le distanze e ristabilire la posizione di tanti tifosi e cittadini che, certamente lontani dalle gravissime parole dell’ex capitano rosanero, Fabrizio Miccoli, sono rimasti basiti e addolorati da tanto gratuito disprezzo verso chi ha combattuto per difendere la nostra democrazia”.
E ricorda: “Giovanni Falcone era un grande sportivo, credeva e praticava lo sport nelle sue diverse discipline, ne riconosceva l’importanza e il valore formativo nei giovani. Lo sport, amava dire – è una delle prime palestre in cui si applica la condivisione e il rispetto per le regole“.