PALERMO, 25 GIUGNO 2013 – Anche Palermo e Catania, tra le quarantuno società a cui la Guardia di Finanza ha effettuato controlli per acquisire dati relativi ai contratti tra club, calciatori e agenti.
Nel mirino degli inquirenti, spiega la Procura, “la verifica di modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, prescelti per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro in relazione a ciascuna operazione di trasferimento di tesserati della Federazione italiana giuoco calcio”.
Quella in corso, è la prosecuzione dell’indagine condotta nel 2012 dalle Fiamme Gialle, quando perquisirono la sede del Napoli Calcio, trovando alcune irregolarità che spinsero i magistrati ad ampliare l’area di ricerca. Secondo le ultime indiscrezioni sarebbero almeno 12 i procuratori coinvolti che sarebbero stati accusati dai pm di associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Melillo e dai pm Ardituro, Capuano, Ranieri e De Simone.
Tra le squadre coinvolte spiccano i nomi di Juventus, Milan, Napoli e Lazio. A rendere noto il coinvolgimento delle squadre di serie A, serie B e serie minori è una nota pubblicata dalla Procura di Napoli.
Gli investigatori stanno accertando anche il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi qualificati come “fringe benefit”, sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale.
Tra i contratti sotto esame anche quelli di alcuni giocatori che hanno militato e che militano nel Palermo e nel Catania come Antonio Nocerino, Fabio Liverani, Guido Davì, Salvatore Aronica, Nicola Legrottaglie.
In qualità di agenti sono coinvolti: Mazzoni, Moggi, Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.
La documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza mira a ricostruire le modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte degli agenti; l’esame dei contratti, delle operazioni di compravendita e di rinnovo del rapporto di prestazioni sportive a livello nazionale e internazionale, eventuali diritti di opzione; le modalità di utilizzo dei diritti pluriennali riguardanti le prestazioni oggetto di ‘rivalutazione’; le eventuali transazioni intercorse tra le diverse società calcistiche con finalità del cosiddetto “spalmadebiti”; l’attività di “scouting”; la gestione dei diritti di immagine e dei diritti televisivi; e infine, il trattamento tributario delle operazioni di compravendita dei calciatori ed eventuali fenomeni di “estero-vestizione”. Fra i procuratori coinvolti circolano i nomi di Alessandro Moggi e Alejandro Mazzoni.
Le altre squadre coinvolte sono Pescara, Atalanta, Juve Stabia, Benevento, Genoa, Spezia, Piacenza, Livorno, Bari, Vicenza, Siena, Reggina, Parma, Chievo, Fiorentina, Portogruaro, Triestina, Sampdoria, Ternana, Lecce, Gubbio, Grosseto, Cesena, Mantova, Torino, AlbinoLeffe e alcune società straniere. Escluse invece, Bologna e Cagliari.
Gli altri calciatori coinvolti sono: Ezequiel Lavezzi, Adrian Mutu, Jesùs Datolo, Alessandro Pellicori, Alessio Tacchinardi, Brayan Perea, Ciro Immobile, Cristian Molinaro, Cristian Stellini, Franceschini, Davis Curiale, Domenico Danti, Riccardo Innocenti, Emanuele Calaiò, Erjon Bogdani, Federico Fernandez, Ferdinando Sforzini, Francesco Cozza, Francesco De Rose, Francesco Tavano, Cristian Chavez, Gabriel Paletta, Gaetano D’Agostino, Gennaro Scarlato, Germàn Denis, Giuseppe Sculli, Giuseppe Statella, Guglielmo Stendardo, Joel Acosta, Ignacio Fideleff, Aldo Paniagua, Marco Cassetti, Marek Jankulovski, Marius Stankevicius, Massimo Oddo, Matteo Contini, Matteo Paro, Mattia Graffiedi, Dorlan Pabòn, Bruno Arcari, Nicolàs Bianchi Arce, Bruno Mora, Nicolàs Amodio, Pablo Fontanello, Pasquale Foggia, Bryan, Battaglia, Rubén Botta, Tomàs Guzman, Hugo Campagnaro.