MESSINA, 25 GIUGNO 2013 – Farebbero parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi e munizioni a Messina. Sono le accuse contestate a quattro persone, ritenute esponenti del clan Mangialupi.
L’operazione denominata “Refriger” è stata condotta dalla Squadra Mobile messinese che, dopo una serie di sequestri di grosse quantità di droga, in particolare cocaina ed eroina, e di numerose armi, effettuati nei primi mesi dell’anno, è riuscita a risalire all’esistenza di un’associazione che opera nel rione Mangialupi.
Le misure cautelari disposte oggi riguardano Francesco Turiano (chiamato Nino Testa), 29 anni, già detenuto e ritenuto il capo dell’organizzazione; Pietro Coppolino, 30 anni; Eugenio Paone, 44 anni; Domenico Parisi, 25 anni (nella foto da sinistra verso destra). I provvedimenti sono stati disposti dal gip di Messina, Massimiliano Micali, su richiesta del sostituto procuratore della Dda, Fabio D’anna.
Tra i sequestri che hanno portato agli arresti, quelli dello scorso 18 gennaio, quando sono stati scoperti in un appartamento del quartiere Mangialupi 600 grammi di tritolo, una pistola mitragliatrice Uzi, di provenienza israeliana e con canna modificata per poter inserire un silenziatore, tre pistole semiautomatiche Beretta, comprese di caricatore, due revolver con matricola abrasa e un fucile calibro 12 con due caricatori.
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