PALERMO, 24 GIUGNO 2013 – Al via a Palermo oggi la raccolta di firme per il disegno di legge di iniziativa popolare per introdurre un tetto agli stipendi dei top manager delle società di capitali.
L’iniziativa promossa dalla Fiba Cisl avrà luogo dalle 10 alle 19 in via Ruggero Settimo.
“È una proposta di legge appoggiata anche dalla segreteria nazionale generale, con Raffaele Bonanni, primo firmatario”, spiega Piero Cucuzza, segretario generale Cisl Fiba Palermo Trapani, che aggiunge: “Il progetto mira a far sì che anche il tetto degli emolumenti dei top manager delle società di capitali sia equiparato al tetto degli emolumenti fissato per manager pubblici (294 mila euro) e con parte variabile che non superi i 706 mila euro, per non eccedere il milione di euro”. “L’esigenza – puntualizza – è quella di una equa distribuzione del reddito”.
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Alla campagna d’avvio, dal motto “Firma anche tu, se firmi li fermi se non firmi chi li ferma”, saranno presenti tra gli altri il segretario della Cisl Palermo Trapani, Mimmo Milazzo, il segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava ed il segretario Fiba Cisl Sicilia, Anna Cutrera.
“Con un approfondito studio – spiegano dalla Fiba Cisl – abbiamo accertato che i direttori e gli amministratori delegati dei principali gruppi bancari e assicurativi italiani nel 2012 hanno incassato, in media, retribuzioni di circa 42 volte superiori alla retribuzione media contrattuale nei rispettivi contratti nazionali, con punte di 108 volte”. Su questa materia l’Unione Europea, la Banca d’Italia e l’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni sono intervenute con apposite direttive, ma senza risultati.
Secondo la Fiba e la Cisl “non è più tollerabile, proponiamo un tetto per la retribuzione fissa di 294 mila euro pari a quello dei manager pubblici, l’abolizione di bonus all’uscita, retribuzioni anticipate, premi per acquisizioni e vendite e contratti di consulenza con società appartenenti al gruppo per il quale si svolge la prestazione. Si utilizzino piuttosto i fondi per il credito alle imprese e alle famiglie”.