PALERMO, 21 GIUGNO 2013 – La Sicilia bocciata da Legambiente: seconda (alle spalle della Campania) negli illeciti commessi contro mari e coste, l’Isola batte tutti in fatto di pesca illegale e di ecomostri.
I dati sono quelli del rapporto “Mare Monstrum”, presentato oggi a Roma da Legambiente mentre partone Goletta Verde che farà il giro della penisola: in Siiclia sarà il 16, 17 e 18 luglio a Marzamemi e Pozzallo e il 19 e 20 luglio a Siracusa.
Nel 2012 la pesca di frodo è cresciuta in Italia dell’8,6%: 5.360 infrazioni commesse, 5.521 persone denunciate e 1.074 sequestri effettuati. Di questi illeciti il 19,5 per cento vengono commessi in Sicilia.
Maglia nera anche per quanto riguarda l’abusivismo edilizio che deturpa le coste: gli scheletri di Pizzo Sella sulla collina palermitana che si affaccia sul golfo di Mondello sono nella “top five” degli scempi. I numeri, anche in questo caso, sono allarmanti: 2.864 illeciti, 4.615 persone denunciate e 1.491 sequestri. E anche in questo caso è la Sicilia a guidare la classifica: nell’Isola nel 2012 sono 476 gli illeciti scoperti, 725 le persone denunciate e 286 i sequestri realizzati. La Siiclia però fa anche registrare due importanti traguardi, come ricorda proprio Legambiente: l’abbattimento nei giorni scorsi delle opere abusive a Scala dei Turchi e a Lido Rossello, nell’Agrigentino.
Fra gli illeciti di cui parla il rapporto, oltre all’abusivismo edilizio e alla pesca di frodo, Legambiente ricorda le lottizzazioni abusive, le violazioni al codice di navigazione e alle norme sulla nautica da diporto, i depuratori difettosi, gli scarichi fognari e l’inquinamento da idrocarburi. Tra i “nemici del mare”anche le spiagge negate, interi tratti di arenile interdetti ai cittadini perché di fatto privatizzati: 12mila i lidi sulle coste italiane, uno ogni 350 metri di spiaggia, che pagano canoni demaniali irrisori a fronte di lauti guadagni: Ma ci sono anche chioschi, ristoranti e solarium che a fine stagione non vengono rimossi e i porti turistici che spesso nascondono speculazioni immobiliari.
Tutti questi illeciti segnano un aumento del 2,8% in Italia. Nel 2012 sono stati 13.518 gli illeciti commessi, praticamente 1,8 per ogni chilometro di costa. Denunciate nello stesso periodo 16.092 persone ed effettuati 4.076 sequestri. Oltre metà di questi illeciti è registrata nelle quattro regioni maggiormente a rischio criminalità organizzata ossia, nell’ordine, Campania, Sicilia, Puglia e Calabria.