MESSINA, 24 GIUGNO 2013 – Il nuovo sindaco di Messina, Renato Accorinti, 59 anni, messinese, è un insegnante di educazione fisica. Sin da giovanissimo si distingue per le sue battaglie sociali, non violente, contro le guerre, i crimini ambientali e la mafia.
Nel 1991 è rinviato a giudizio perché durante una manifestazione contro la Guerra del Golfo invita i militari a disertare e i giovani a strappare la cartolina di precetto: l’anno successivo però viene assolto.
Contro il Ponte sullo Stretto, Accorinti fonda il movimento “No al Ponte” e organizza una serie di iniziative di sensibilizzazione ottenendo l’appoggio, tra gli altri, di Don Ciotti, Rita Borsellino, padre Alex Zanotelli, Michele Santoro, don Andrea Gallo, Dario Fo e Beppe Grillo.
A sorpresa, il pacifista ha scalzato dal podio il candidato del centrosinistra Felice Calabrò, che sentiva la vittoria in tasca dopo il 49,94% di voti del primo turno, e si è aggiudicato la vittoria, in quella che da sempre è considerata una roccaforte di centrodestra.
“È una vittoria dei cittadini messinesi – ha detto il neo sindaco a pochi minuti dalla conferma dell’elezione -. Una vittoria impensabile in partenza per via della disparità delle forze in campo ma che arriva nel segno di un cambiamento, perché se è successo questo vuol dire che si sta avviando un cambiamento profondo”.
Il sindaco Accorinti ha anche aggiunto che, come primo atto della sua consiliatura, abbatterà “il muoro provvisorio attorno a Palazzo Zanca, sede del Municipio, “affinchè ci sia libero accesso a tutti i cittadini”.
A Messina, affluenza in calo del 24,41%: su 201.739 elettori hanno votato soltanto in 92.419 (45,81%).