PALERMO, 20 GIUGNO 2013 – Il piano regolatore del porto di Palermo provoca un nuovo scontro istituzionale fra Comune, da un lato, e Regione e Autorità portuale, dall’altro.
L’assessore alla pianificazione territoriale, Tullio Giuffré, parteciperà domani alla riunione del Consiglio Superiore del Lavori Pubblici. Ma Giuffrè ha già chiesto un rinvio dell’incontro. La richiesta, concordata con il sindaco, è motivata dal fatto che l’Autorità Portuale e la Regione, cui era stato chiesto di integrare la documentazione con informazioni molto importanti sul Piano, nel rispondere al Consiglio Superiore non hanno informato l’amministrazione comunale circa il contenuto dei nuovi documenti.
“Si tratta di interventi – spiega l’assessore – che hanno un rilievo notevole non solo sulle prerogative e le competenze dell’amministrazione, ma che riguardano l’assetto della città ben oltre l’area del Porto: basti pensare a quelli che riguardano il tessuto urbano retrostante i porti turistici o ancora il “progetto di viabilità di connessione tra il traffico portuale pesante e la circonvallazione urbana”.
“È ovvio quindi – prosegue Giuffré – che sarebbe estremamente delicata la situazione che si determinerebbe con l’approvazione di un Piano non soltanto sconosciuto nei suoi dettagli, ma che poi imponesse scelte all’amministrazione comunale, per altro al di fuori delle linee guida di sviluppo urbano che anche il Consiglio ha approvato di recente”.
“L’amministrazione comunale – afferma il sindaco, Leoluca Orlando – non starà certo a guardare mentre vengono approvati Piani che sono il frutto di scelte tecnicamente sbagliate e politicamente non condivise né dalla Giunta né dal Consiglio comunale e che soprattutto cozzano con il volere dei cittadini. Non è pensabile di proporre interventi viari “dal porto alla Circonvallazione per i mezzi pesanti” senza che il Comune, il Consiglio Comunale e l’intera comunità cittadina siano tenuti in considerazione”.
“Siamo pronti ad agire in ogni sede – conclude Orlando – perché le prerogative dell’Amministrazione comunale siano tutelate e perché siano i cittadini a scegliere come meglio gestire la costa palermitana ed il territorio palermitani, che non possono essere vittime di atti, compiuti da chi ci ha preceduto, viziati sotto diversi punti di vista”.