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Mala Gestio – Grandi Eventi: primi interrogatori, tremano i palazzi. Messineo: “Siamo solo all’inizio”. Giacchetto: “Mai pagato tangenti”

PALERMO, 20 GIUGNO 2013 – Respinge tutte le accuse, Fausto Giacchetto, il pubblicitario arrestato ieri insieme ad altre 16 persone fra burocrati, politici e imprenditori, nell’ambito di due inchieste “Mala Gestio” e “Grandi Eventi”. 

 

“Solo rapporti di amicizia personale, nessuna tangente”, ha detto Giacchetto ai magistrati sostenendo in pratica che le sue fortune economiche erano direttamente proporzionali alle sue capacità imprenditoriali e alla rete di relazioni interpersonali costruite in anni di mestiere.

 

L’interrogatorio di Giacchetto è durato oltre quattro ore. In un primo momento Giacchetto aveva valutato l’ipotesi di non rispondere alle domande dei magistrati, poi, assistito da uno dei suoi legali, l’avvocato Giovanni Di Benedetto, ha cambiato idea.

 

Secondo indiscrezioni, l’interrogatorio di Piero Messina, imprenditore conosciuto nel ramo della vendita pubblicitaria, avrebbe fatto emergere qualche particolare in più, a cominciare dalla ammissione di avere emesso false fatture per un importo vicino al milione di euro per soddisfare alcune richieste fattegli proprio da Giacchetto al quale era legato da sentimenti di amicizia e riconoscenza. Ammissioni o inizio di una collaborazione?

 

Si sono difesi negando ogni illecito anche Gaspare Lo Nigro, l’ex dirigente dell’agenzia regionale per il lavoro e l’imprenditore Luciano Muratore, mentre Domenico Di Carlo si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

 

Lo scandalo sta travolgendo la Regione e l’indagine potrebbe non fermarsi qui. I pm Pierangelo Padova e Maurizio Agnello oggi hanno iniziato ad ascoltare i primi arrestati: innanzitutto Fausto Giacchetto, uomo chiave dell’inchiesta, ma anche Rino Lo Nigro, dirigente regionale di lungo corso, Luciano Muratore, Domenico Di Carlo e Pietro Messina.

 

“L’inchiesta – ha confermato il procuratore di Palermo, Francesco Messineo – è solo all’inizio. Al vaglio ci sono numerosissime vicende. E gli sviluppi non sono preventivabili”. Il magistrato ha spiegato che la Procura ha “ricevuto segnalazioni dall’interno” dell’Amministrazione regionale, da parte di funzionari che erano fuori dal sistema che si era creato. Ed ha anche sottolineato la necessità che all’interno degli Uffici amministrativi si prevedano degli organismi ispettivi: “Che abbiano – ha detto – necessaria distanza e distacco dai soggetti da controllare”.

 

L’indagine è di quelle che fanno tremare i palazzi: oltre alle 17 persone arrestate (fra cui i due ex assessori regionali Luigi Gentile e Gianmaria Sparma), ci sono 47 indagati, ma gli inquirenti continuano a vagliare documenti, amicizie, rapporti.

 

Viaggi, regali, mazzette ed escort, tutto – secondo l’accusa – pagato con fondi pubblici “dirottati”. Il primo filone di indagine, “Mala Gestio”, ruota intorno al Ciapi, l’ente di formazione in cui, attraverso fatturazioni gonfiate e pagamenti di servizi mai effettuati, sarebbero stati sottratti i fondi europei destinati alla formazione.

 

Per l’indagine “Grandi Eventi” invece secondo gli inquirenti le gare d’appalto di manifestazioni culturali e sportive venivano pilotate da un “cartello” di imprenditori con la complicità di burocrati e politici.

 

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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