PALERMO, 19 GIUGNO 2013 – Sbarchi, scontri e feriti. Ripresa la lunga stagione estiva, che mette in mostra quelli che sembrano essere i limiti del sistema di accoglienza dei migranti in Italia. Le ultime settimane sono state testimoni di sbarchi sempre più frequenti, lungo le coste siciliane, di migranti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo e dell’Africa.
Quarantatre migranti provenienti da paesi dell’Africa subsahariana sono sbarcati in serata a Lampedusa. I migranti sono stati soccorsi dalla motovedetta della Guardia Costiera a 50 miglia a sud dell’isola
In mattinata altri arrivi sulle coste siciliane. Sono, infatti, stati soccorsi nella notte a largo delle coste di Lampedusa altri 97 migranti, tra cui venti donne e un minore. La prima richiesta di soccorso che ha raggiunto la guardia costiera di Palermo è arrivata intorno alle 17,30 di ieri. Dirottati sul posto il rimorchiatore italiano Hamal e il mercantile, battente bandiera delle Isole Marshall, Ice Ranger. Verso le sette di questa mattina l’equipaggio di due motovedette della guardia costiera ha trasportato sulle imbarcazioni in servizio i migranti che sono stati poi accolti nel centro di Lampedusa.
Sistema di accoglienza che però sembra ricominciare a dare segnali di cedimento. Nelle ultime settimane sono stati, infatti, diversi gli scontri tra agenti e migranti a seguito di tentativi di fuga dai centri di accoglienza. Di questa mattina la notizia della fuga di circa trenta migranti da Porto Empedocle, provincia di Agrigento, dopo duri scontri con le forze dell’ordine. Sono due gli agenti rimasti leggermente feriti dopo che una quarantina dei profughi ospitati nel centro hanno tentato di forzare il blocco per tentare la fuga.
Da Lampedusa parte l’emergenza del sovraffolamento dei centri, dopo gli sbarchi delle ultime ore sulle coste siciliane. Al centro di prima accoglienza dell’isola, infatti, sono oltre mille i migranti ospitati in un centro che potrebbe accoglierne solamente trecento. Mentre procedono a rilento i trasferimenti verso gli altri centri siciliani, il centro isolano è al collasso, ma non è un caso isolato.
Nel centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta, nei giorni scorsi, un piccolo gruppo di migranti ha lanciato sassi e acqua con candeggina contro gli agenti in servizio per aprirsi la strada e tentare la fuga dal centro di accoglienza. Negli scontri i poliziotti e i carabinieri rimasti feriti sono quattro riportando diverse contusioni, fratture ed escoriazioni , mentre due cittadini algerini sono stati arrestati durante gli scontri.
Anche a Cara di Mineo si sono consumati scontri, presumibilmnete,generati dalle difficile condizioni in cui versa la struttura. Nei giorni scorsi è infatti esplosa la rabbia dei 2700 migranti ospitati in una struttura in grado di accoglierne solamente 1800. Alcuni cittadini extracomunitari originari del Mali hanno lanciando dei sassi contro gli agenti di polizia addetti alla sicurezza ne hanno feriti sei nel tentativo di fuggire dal centro di accoglienza.
Sul sovraffollamento del centro di Lampedusa è intervenuto in Parlamento il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: “Entro questa sera oltre 500 migranti ospitati nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, saranno trasferiti in altre strutture”. Ha assicurato il vicepremier.
“Nel mese di giugno – ha aggiunto -sono sbarcati in Italia 2.670 migranti che si aggiungono ai 4.300 arrivati nei primi cinque mesi di quest’anno”. Il ministro ha parlato di un
aumento “della pressione migratoria proveniente dalla Libia, che appare strettamente connessa con la crisi politica che sta attraversando quel Paese”.
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