TERMINI IMERESE, 19 GIUGNO 2013 – Incertezze e ritardi, ma soprattutto i dubbi riguardanti il futuro. Quattordici dipendenti della Ecologia e Ambiente spa, la società in liquidazione che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in 16 Comuni del Palermitano, hanno preso carta e penna per mettere nero su bianco le loro paure.
La nota è indirizzata ai sindaci, ma anche – fra gli altri – all’ormai ex Provincia, ai Presidenti della Regione e dell’Ars, all’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica utilità, al Prefetto, alla Corte dei Conti.
I lavoratori sottolineano il quadro normativo in evoluzione, prima con il passaggio dagli Ato alle Srr (mai avvenuto) e poi con la nuova riforma varata dal Governo Crocetta. Una situazione che, da un lato, ha impedito una programmazione a medio-lungo termine e, dall’altro, ha portato i Comuni ad invocare una gestione diretta.
Uno “spacchettamento” dicono i lavoratori che porterebbe ad un aggravio di costi, su scala sovracomunale, piuttosto che ai risparmi auspicati dai sindaci. L’Ato Palermo 5, gestito appunto da Ecologia e Ambiente, non ha peraltro mai prodotto diseconomie dovute ad una eccessiva presenza di personale, così come sottolineano i dipendenti.
Un appello dunque, quello lanciato dai lavoratori, che in questa situazione percepiscono un rischio per il proprio futuro occupazionale e chiedono alla politica e alla burocrazia di superare questa fase di incertezza, senza essere costretti ad altre iniziative per tutelare il loro posto di lavoro.