PALERMO, 19 GIUGNO 2013 – Le perquisizioni della Guardia di Finanza continuano dopo i 17 arresti eseguiti nell’ambito delle due inchieste “Sicilia Grandi Eventi” e “Mala Gestio”.
Le Fiamme Gialle sono arrivate anche a Palazzo dei Normanni per una serie di perquisizioni che avrebbero riguardato la segreteria generale dell’Assemblea Regionale Siciliana e gli uffici di alcuni gruppi parlamentari. Sarebbero in corso altre perquisizioni in alcune segreterie politiche.
Intanto i politici coinvolti nell’inchiesta sono stati convocati già nel pomeriggio dai magistrati. Il primo ad arrivare a Palazzo di Giustizia l’ex presidente Ars, Francesco Cascio che è stato ascoltato dai pm Gaetano Paci e Alessandro Picchi.
”Sono tranquillo. Spero di aver dato il mio contributo per chiarire questa vicenda e soprattutto la mia posizione”. Lo ha detto Francesco cascio al termine dell’interrogatorio, durato oltre due ore. ”Credo di avere tolto ogni ombra da questa accusa – ha detto il deputato regionale – , ho mostrato tutta la documentazione, tutte le fatture della campagna elettorale del 2008. Ho pagato 12 mila euro a società riconducibili a Giacchetto, non c’è altro”. Cascio ha accennato ai suoi rapporti con Giacchetto: ”Sono suo amico da vent’anni e non rinnego un’amicizia solo perchè adesso è in disgrazia”.
Interrogati anche i deputati regionali Lino Leanza e Nino Dina e l’ex consigliere comunale Salvatore Alotta, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Davanti ai giudici anche Carmelo Currenti, della lista Musumeci.
“Sono estremamente sereno rispetto alla eco che l’indagine sulle spese elettorali sta avendo, atteso il coinvolgimento di politici, burocrati e uomini delle istituzioni. Ribadisco la mia totale estraneità e sono fiducioso sul buon esito delle indagini che gli organi preposti stanno conducendo. Non ho ricevuto alcunchè da Giacchetto nè tantomeno ho profittato del mio ruolo pubblico per favori e utilità”, così Nino Dina, deputato regionale dell’Udc e presidente della commissione Bilancio dell’Ars,uscendo dal Tribunale di Palermo.