ROMA, 18 GIUGNO 2013 – Nonostante avesse a disponibilità un parco auto composto da dieci autovetture, un professionista dei Parioli, per entrare nella zona a traffico limitato del centro storico preferiva utilizzare una Smart intestata a una donna deceduta.
Secondo quanto riporta il sito del Messaggero, l’indagine è partita quando dal Dipartimento Risorse Economiche Contravvenzioni si è scoperto che 1.364 infrazioni al codice della strada, con oltre 500 accessi fraudolenti nella zona a traffico limitato, erano riconducibili a una vettura con carta di circolazione intestata a una donna morta nel 2008.
Le multe saranno rinotificare agli effettivi responsabili.