PALERMO, 17 GIUGNO 2013 – Le aree archeologiche, le gallerie, i musei siciliani potrebbero rimanere chiusi nei giorni festivi, nel periodo più “caldo” per il turismo nell’Isola, già a partire da domenica.
Il personale, infatti, compreso quello dei servizi di vigilanza, ha superato il numero di giornate lavorative durante i festivi effettuabili nel corso dell’anno solare e previste dal contratto di lavoro. “Il contratto prevede che si possa svolgere un massimo di 1/3 di giornate festive in un anno”, spiega il Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Siciliana (Sadirs).
Secondo quanto dichiarato dal Sadirs, il personale avrebbe superato l’80 per cento delle giornate festive lavorate lo scorso anno e ancora oggi non ha percepito quanto dovuto dall’Amministrazione regionale per le prestazioni rese nel 2012.
Questa situazione sarebbe causata, secondo il Sindacato, “dalla carenza diffusa di personale che obbliga i dirigenti preposti ai vari servizi ad utilizzarlo nelle giornate festive, derogando al contratto, senza che l’Amministrazione dipartimentale abbia contrattato tale deroga”.
Per i prossimi giorni sarà proclamato, quindi, “lo stato di agitazione del personale riservandosi di intraprendere ulteriori forme di protesta previste dalla legge”. Non è quindi da escludere uno sciopero dei dipendenti “nel caso in cui il vertice assessoriale e dipartimentale non affronti la questione dell’utilizzo del personale all’interno di un programma di sviluppo e di valorizzazione del patrimonio culturale siciliano”.
