PALERMO, 17 GIUGNO 2013 – Un anno fa denunciarono i loro estorsori, oggi cinque imprenditori hanno testimoniato in aula a Palermo contro i loro aguzzini.
L’inchiesta è quella che un anno fa portò all’operazione “Sisma”: quattro persone furono arrestate, alla cattura sfuggì il boss Antonino Messicati Vitale successivamente arrestato a Bali. Un’indagine che coinvolse il Comune di Misilmeri, finito nella bufera per presunti condizionamenti mafiosi.
Gli imprenditori si sono costituiti parte civile, assistiti da Libero Futuro e Addiopizzo. “Indagini – affermano in una nota congiunta i responsabili di AddioPizzo e Libero Futuro – che hanno disvelato un sistema di corruzione nella pubblica amministrazione e di estorsioni anche grazie alle denunce e alla collaborazione degli imprenditori accompagnati da LiberoFuturo e Addiopizzo”.
“Ciò che emerge con chiarezza da questa vicenda – continua la nota – è che anche nel territorio di Misilmeri, Bolognetta e Marineo, dove Cosa nostra ha profonde radici che le consentono di incidere pesantemente sull’economia locale, il vento della ribellione degli imprenditori e di parte della società civile ha iniziato a soffiare. Le nostre associazioni – concludono – non mancheranno l’occasione e nei prossimi mesi daranno vita, anche in quest’area, a forme organizzate e durature di movimento”.
Visualizza Commenti
Addio pizzo e libero futuro, a Misilmeri mai visti, internet è pieno di articoli a mio nome, sono due associazioni nate negli anni di piombo, ai tempi delle stragi, poi spariti nel nulla, quando vi è qualche processo di risonanza, si fanno vivi,io ho chiesto aiuto contro il fenomeno della corruzione negli uffici pubblici, ho chiesto aiuto per le aziende a rischio di usura, non mi ha mai cercato nessuno