PALERMO, 17 GIUGNO 2013 – Protestano i lavoratori della Palermo Energia davanti alla sede della Regione Siciliana a Palermo. In 158 famiglie rischiano il posto di lavoro.
La società è partecipata dalla Provincia ma è in liquidazione entro dicembre. “Siamo schiacciati da due leggi, la 135, ovvero quella Monti sulla spending rewiew, che obbliga gli enti a dismettere quelle società partecipate che offrono servizi solo strumentali, e la legge 7 regionale che abolisce le Province”, spiega Fabrizio Scarpinato della Cisl Fisascat.
“La soluzione al problema esiste nello stesso articolo 135, che offre una deroga a quelle partecipate che rivestono caratteri di servizi essenziali e che siano economici per l’ente. La Palermo Energia rientra in queste caratteristiche: è una società in attivo che da 15 anni svolge il proprio servizio con contratti a tempo indeterminato”.
“Chiediamo un incontro con il presidente Crocetta – termina Scarpinato – affinché la società possa essere inserita nella riforma dei liberi consorzi, in modo che i dipendenti possano fare lo stesso percorso dei dipendenti provinciali, consorziandoli. In questo modo si possono garantire i livelli occupazionali senza creare nuovi disoccupati”.
Nel pomeriggio, un’apertura è arrivata dall’assessore agli Enti Locali, Patrizia Valenti, che ha incontrato le forze sindacali in rappresentanza dei lavoratori. “La Commissione Stato-Regioni – scrive in una nota la Fisascat Cisl – sta vagliando l’opportunità di non inserire la società Palermo Energia nella legge 135 che prevede lo scioglimento tutte le partecipate. Nel frattempo ci hanno comunicato che la Regione sta organizzando delle apposite commissioni per studiare come impiegare i lavoratori”.
“Sono notizie confortanti che fanno ben sperare – continua il sindacato -. Come sindacato continueremo a vigilare. I 150 dipendenti della società partecipata dalla Provincia regionale di Palermo offrono servizi di carattere essenziale a costi di gestione che risultano economici per l’ente di riferimento”.
“La possibilità rappresentata da Valenti – afferma Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Palermo Trapani – farebbe scongiurare il pericolo dello scioglimento della Palermo Energia e, più in generale, di tutte le partecipate in house. Oggi è stata una dura giornata per i lavoratori che hanno atteso a lungo la convocazione, ma l’esito dell’incontro fa tirare un sospiro di sollievo. Resta comunque alto lo stato di allerta – conclude la Calabrò – fin quando non riceveremo certezze sulla salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti”.