PALERMO, 17 GIUGNO 2013 – Manifestazione di protesta degli ex operai Fiat e dell’indotto davanti Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana. In circa 350 hanno sfilato in corteo fino al parcheggio interno del Palazzo dei Normanni, dove hanno chiesto di essere ricevuti.
Al palazzo reale hanno però trovato la porta sbarrata. I lavoratori chiedono certezze sul loro futuro occupazionale. Sono senza lavoro dal primo gennaio 2012, quando lo stabilimento ha chiuso i battenti, e la cassa integrazione scadrà il prossimo 31 dicembre. In protesta insieme agli operai anche il sindaco di Termini Imerese Totò Burrafato.
Gli ex lavoratori dello stabilimento Fiat chiedono l’intervento del governo nazionale: “Se la Fiat non vuole più investire in Sicilia – dicono i manifestanti – che si dia la possibilità ad altre aziende di farlo. La nostra Regione è in una posizione ideale per accedere al mercato africano, nuova frontiera dello sviluppo economico. Vogliamo la riapertura dello stabilimento”. La manifestazione si è conclusa al Palazzo dei Normanni: entro mercoledì dovrebbe arrivare una convocazione scritta per un incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta.
Lo scorso 12 giugno il presidente della Regione ha incontrato la senatrice Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico per parlare del rilancio dell’area industriale di Termini Imerese in considerazione della scadenza della cassa integrazione. La senatrice ha affermato che sono stati presi contatti con tre imprese specializzate nella produzione di biocarburanti, energia e trasformazione di motori. Entro luglio dovrebbero essere convocate al Ministero le parti interessate.
