ROMA, 14 GIUGNO 2013 – Francesco La Motta è stato arrestato a Roma, insieme ad altre persone, con l’accusa di peculato e falso ideologico.
L’ex prefetto è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare su ordine della procura di Roma nell’ambito di un filone di indagine sulla gestione dei fondi del Viminale.
Arresto anche per l’ex banchiere Klaus Beherend, il finanziere Eduardo Tartaglia e il broker Rocco Zullino, questi ultimi due già in carcere a Napoli.
La Motta è coinvolto in questa vicenda nella veste di ex responsabile del Fondo edifici di culto (Fec). Il sospetto dei carabinieri del Ros e di quelli di Napoli è che abbia affidato a Zullino, broker di Lugano, un investimento in Svizzera di dieci milioni di euro del Viminale. A sua volta, Zullino si sarebbe affidato a Tartaglia, cugino dell’ex prefetto. Il banchiere Beherend, in pensione dal 2009, avrebbe preparato il piano di investimento da fare in Svizzera.