CATANIA, 15 GIUGNO 2014 – Si è insediato il sindaco di Catania Enzo Bianco. Catania si sveglia con un nuovo sindaco, che nuovo in fondo non è.
Bianco torna a Palazzo degli Elefanti, su quella poltrona che aveva lasciato nel 2000. Torna da vincitore, forte di 45.691 preferenze, un 50,77% che gli ha consegnato la vittoria al primo turno. “Abbiamo fatto cappotto”, ha detto nella sua prima uscita pubblica da sindaco, il giorno dopo la fine dello spoglio.
Bianco è di nuovo il sindaco della Primavera, quella primavera che nel ’93 incoronò lui a Catania e Leoluca Orlando a Palermo, primi sindaci eletti direttamente dai cittadini. La stessa primavera che l’anno scorso ha riportato Orlando a Palazzo delle Aquile e oggi Bianco a sindaco di Catania: “Visto che sono stato eletto il 9 e il 10 giugno sono ancora il sindaco della primavera, e non quello dell’estate”, ha detto.
Oggi Bianco si insedia a Palazzo degli Elefanti, rigoroso il cerimoniale. Alle 10 il sindaco prenderà possesso della sua stanza, poi indosserà la fascia tricolore: è questo il momento che sancisce ufficialmente l’insediamento. Bianco pronuncerà un discorso di saluto nel Salone Bellini e poi percorrerà il cosiddetto “corridoio dei sindaci”, con i ritratti di tutti i primi cittadini di Catania dal dopoguerra a oggi, e si fermerà a rendere omaggio al gonfalone della città. Infine scenderà dallo scalone monumentale per raggiungere la corte del Palazzo degli elefanti dove ci saranno ad attenderlo i vigili urbani in alta uniforme. La campana della corte, com’è tradizione, suonerà sette volte per salutare il nuovo sindaco di Catania.
Concluso l’insediamento, Bianco attraverserà la piazza del Duomo per rendere omaggio in Cattedrale a Sant’Agata e a Vincenzo Bellini. Nella cappella della Patrona il sindaco deporrà un mazzo di rose bianche strette da un nastro con i colori della città. Un altro mazzo di fiori sarà deposto sulla tomba del musicista. Si24 seguirà in diretta streaming la cerimonia di insediamento.
Esaurita la fase ufficiale, per il sindaco Bianco si apre la gestione difficile del governo della città, una delle più grandi del Mezzogiorno. Una città che nel 2012 ha subìto tagli per 29 milioni di euro (10 in più di quelli preventivati dall’amministrazione Stancanelli) nei trasferimenti statali e risorse ridotte di oltre il 40% dalla Regione.
Da domani avrà intanto al suo fianco i primi cinque assessori designati: Rosario D’Agata (in quota Pd), Luigi Bosco, Angela Rosaria Mazzola, Valentina Scialfa Chinnici e Fiorentino Trojano, tutti e quattro alla prima esperienza politica. A questi dovranno aggiungersi sei o otto assessori, per i quali i partiti cercheranno di accaparrarsi un posto.
Le richieste più pressanti arrivano dal Megafono che, forte del 10,66% e di cinque consiglieri eletti, spinge per almeno due assessori. Il Pd, con il suo 9,66%, vorrà dire la sua. Patto per Catania fa comunque la parte del leone, con un 14,54% e otto consiglieri. Fra i partiti ancora nessun accordo, solo indiscrezioni. Se ne riparlerà da domani. Oggi è solo il giorno della festa.
(nella foto il sindaco Bianco con il messo comunale che gli notifica il dato definitivo delle elezioni)