PALERMO, 13 GIUGNO 2013 – Protesta degli operai edili a Palermo in piazza Castelnuovo. Chiedono che vengano sbloccate le opere già appaltate in modo da poter tornare al lavoro.
La protesta, alla quale hanno partecipato Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, ha visto la finta inaugurazione del cantiere della fermata dell’anello ferroviario che dovrebbe sorgere in piazza Castelnuovo, con tanto di taglio del nastro.
“Con questa manifestazione chiediamo chiarezza su quando verrà sbloccata questa opera e sarà avviato il cantiere”, dicono i sindacati. Un’opera per la quale il Cipe ha autorizzato un primo stanziamento di 21,6 milioni di euro.
“Questo è un luogo simbolo – spiega Mario Ridulfo, segretario generale Fillea Cgil Palermo – dove dovrebbe sorgere la fermata Politeama dell’anello ferroviario. L’opera è stata appaltata nel 2007 ma, pur essendoci i soldi stanziati, ancora i lavori non sono partiti, tra ricorsi della ditta arrivata seconda al bando e varianti di progetto. Qui ci sono le speranze di almeno 500 operai edili per lavori che dovrebbero durare circa 3 anni”.
“Questa categoria si sta lentamente disfacendo“, commenta Angelo Gallo, segretario generale della Feneal Uil Palermo. “Dal 2008 circa 10 mila operai hanno perso il proprio posto di lavoro. Il 25 giugno abbiamo un incontro con l’amministrazione comunale, intanto stiamo procedendo con un’ispezione su tutte le opere edili ancora da completare”.
E domani gli operai edili torneranno a protestare al fianco dei metalmeccanici per i finanziamenti della cassa integrazione in deroga che tardano ad arrivare.
(foto d’archivio)