PALAGONIA (CT), 13 GIUGNO 2013 – Operazione “Poker Face” da parte dei carabinieri di Palagonia, in provincia di Catania. Quattro persone sono state arrestate perché ritenute responsabili di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e detenzione illegale di armi.
Si tratta di Massimo Oliva e Giovanni Buscemi, entrambi 41enni di Palagonia, e dei catanesi Mario La Rocca, 34 anni, e Bruno Gagliano, 32 anni. Oliva e Buscemi si trovavano nel carcere di Bicocca per reati legati all’operazione “Iblis”. Le indagini sono state avviate a seguito di alcuni episodi di estorsione ai danni di commercianti e imprenditori del calatino, e si sono subito intrecciate con la complessa struttura di Cosa Nostra e con le sue ramificazioni catanesi e siracusane.
Importante ai fini dell’attività investigativa il coraggioso contributo di alcuni imprenditori e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Tra i reati contestati ai quattro arrestati ci sono le estorsioni ai danni della Sicilsaldo e della Martorana Costruzioni di Gela. Le due aziende erano costrette sia ad assumere gli operai loro indicati, sia a subappaltare l’esecuzione di parte dei lavori e la fornitura di mezzi e materiali per tutte le attività da svolgersi nel territorio di Palagonia. Oliva e Buscemi avrebbero sfruttato l’appartenenza a Cosa nostra per agevolare le attività illecite. Ai due contestati anche la detenzione illegale di armi e munizioni da guerra.
La Rocca e Gagliano sono anche accusati di far parte del clan Nardo, operante nei territori di Lentini, Carlentini e Francoforte, in provincia di Siracusa e a Scordia e Palagonia nella provincia catanese. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia.