I due sfidanti saranno dunque l’esponente del centrosinistra Felice Calabrò e l’attivista “No Ponte”, Renato Accorinti. Il ballottaggio sarà come previsto domenica 23 giugno.
L’ufficio centrale, sulla base dei voti validi, ha determinato la graduatoria dei candidati alla carica di sindaco: Felice Calabrò, voti 41.453 (49,93%); Renato Accorinti, voti 19.939 (24,02%); Vincenzo Garofalo, voti 15.331 (18,47%); candidato Maria Cristina Saija, voti 2.378 (2,86%); Gianfranco Scoglio, voti 2.365 (2,85%); Alessandro Tinaglia, voti 1.556 (1,87%).
Felece Calabrò non è diventato sindaco per soli 59 voti. I complessivi voti validi, infatti, sono stati 83.022 e per raggiungere la maggioranza assoluta avrebbe dovuto ottenere 41.512 voti.
Il nuovo riconteggio effettuato oggi assegna dunque a Calabrò il 49,93% dei voti totali di preferenza, in pratica lo 0,01% rispetto a quanto si era detto dopo il primo spoglio. Resta l’amarezza per una elezione sfiorata per una manciata di voti ma il riconteggio di oggi sembra spazzare subito qualunque tipo di dubbio sulla legittimità di Accorinti di provare a recuperare lo svantaggio fra dieci giorni.
Lo stesso Calabrò, del resto, aveva annunciato di non voler fare ricorso e aveva confermato di essere al lavoro per il ballottaggio.
Dal Comune di Messina hanno fatto sapere che il lavoro dell’Ufficio centrale “proseguirà nei prossimi giorni per la verifica dei voti di lista, l’attribuzione dei seggi alle liste e la proclamazione con convalida dei consiglieri comunali eletti”.