AGRIGENTO, 13 GIUGNO 2013 – Dissequestrati ad Agrigento i beni di Angelo Di Bella, presunto mafioso di Canicattì: un patrimonio da 80 milioni di euro.
La sezione di misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento ha accolto la tesi difensiva secondo cui i beni sarebbero di provenienza lecita e il patrimonio sarebbe commisurato ai redditi di Di Bella.
Tre aziende individuali, cinque società, beni immobili e conti correnti, intestati a Di Bella o ai suoi familiari, erano stati sequestrati nel novembre 2011: l’uomo, 56 anni, era stato arrestato nel corso delle operazioni “Camaleonte” ed “Agorà” con le quali era stata smantellata l’organizzazione accusata di avere coperto la latitanza del boss agrigentino Giuseppe Falsone. A Di Bella è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni.