ROMA, 13 GIUGNO 2013 – “Così adesso si è realizzato quello che voleva un imputato eccellente dell’inchiesta trattativa, Nicola Mancino: fermare i magistrati di Palermo”. Antonio Ingroia parla, in un’intervista a La Repubblica, del trasferimento d’ufficio avviato dal Csm per il procuratore di Palermo Francesco Messineo.
“Quando il procuratore era critico sulla nostra inchiesta – aggiunge – non gli è successo niente. Adesso che è venuto alla prima udienza del processo, per stare al fianco dei pubblici ministeri, è stato messo sotto accusa”.
E ancora: “Non lo so se c’è una regia, ma ci sono coincidenze singolari ed eloquenti con quanto avevamo verificato durante l’indagine, quando un imputato si diede molto da fare per cercare interventi delle istituzioni sui magistrati”.
Ingroia è lapidario: “La verità è amara: chi tocca l’indagine sulla trattativa passa i guai”.