ALCAMO (TP), 12 GIUGNO 2013 – Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri ad altrettanti pregiudicati nell’ambito delle indagini su due attentati messi a segno il 22 febbraio dell’anno scorso contro la segreteria politica dell’allora senatore Nino Papania.
Destinatari dei provvedimenti padre e figlio di 62 e 38 anni, insieme ad altri due individui di 44 e 52 anni. Due le intimidazioni contestate che, secondo gli investigatori, dovrebbero però farsi risalire a due gruppi che avrebbero agito autonomamente.
I quattro ai quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia, “in modo autonomo rispetto alle persone arrestate due settimane fa per gli attentati”, spiegano gli inquirenti, avevano tentato di estorcere a Papania posti di lavoro presso l’Aimeri Ambiente, società di gestione dei rifiuti”.
I quattro si sarebbero resi responsabili di un vero e proprio pressing nei confronti del senatore, “approfittando sia di momenti di partecipazione del parlamentare alla vita pubblica alcamese, sia recandosi con insistenza presso la sua segreteria politica per chiedergli ‘udienza’ sempre con lo stesso fine: ottenere l’agognato posto di lavoro. In una circostanza però, si sarebbero rivolti al senatore, in modo eccessivamente acceso, minacciandolo di ritorsioni nel caso non avesse provveduto”.
Il reato contestato ai quattro è quello di tentata estorsione in concorso per ottenere l’assunzione presso la società Aimeri Ambiente, che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ora si attende l’inizio del processo per fare luce su ulteriori aspetti ancori poco chiari della vicenda.
