CATANIA, 12 GIUGNO 2013 – Avrebbero minacciato un imprenditore edile, lo avrebbero costretto a realizzare lavori gratuitamente e avrebbero cercato di sottrargli l’azienda: con questa accusa sono finiti in manette tre fratelli e il figlio di uno di essi.
I carabinieri della compagnia di Catania-Piazza Dante hanno arrestato Vincenzo Valenti, 49 anni, suo figlio Giuseppe, 28 anni, e i suoi fratelli Gaetano, 54 anni, Antonino 52 anni, tutti e quattro pregiudicati e ritenuti affiliati al clan Pirrera-Puntina.
A denunciare i ricatti è stato l’imprenditore, stanco di subire minacce e vessazioni. L’uomo ha riferito più episodi, a partire dal 2011. L’imprenditore sarebbe stato costretto da Vincenzo e Giuseppe Valenti a realizzare lavori di ristrutturazione, per un totale di 18 mila euro, in un’abitazione della provincia di Catania.
Ma anche dopo avere realizzato i lavori l’imprenditore sarebbe stato ancora minacciato. Valenti e il figlio avrebbero cercato di imporgli l’assunzione del giovane con un salario di ben 3.600 euro al mese. In un’occasione Giuseppe Valenti sarebbe entrato in azienda, avrebbe cacciato fuori gli operai, chiuso il portone con un lucchetto, gridando che l’azienda era di sua proprietà. E in effetti i quattro hanno cercato successivamente di farsi vendere l’impresa ad un prezzo pari ad un terzo di quello effettivo.
È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’imprenditore ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri e sono partite le indagini. I quattro arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza, dovranno rispondere di estorsione e, nel caso di Vincenzo Valenti, anche di inosservanza dell’obbligo di soggiorno.