PALERMO, 10 GIUGNO 2013 – È Francesco Forgione l’uomo che il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, vorrebbe alla guida dalle Fondazione Federico II di Palermo.
Ardizzone lo ha annunciato sui social network, scrivendo: “La mia proposta per la Fondazione Federico II: Francesco Forgione, direttore per cultura, professionalità, competenza e molto altro”.
Un’ipotesi che era già balenata nella mente di chi venerdì scorso aveva partecipato all’inaugurazione della nuova mostra organizzata dalla Fondazione Federico II nelle Sale Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni. Forgione era, infatti, presente e Ardizzone, nel discorso di apertura, lo aveva pubblicamente ringraziato per “la sua partecipazione e per il suo interesse”.
Forgione andrà a sostituire l’attuale direttore generale Lelio Cusimano che, dopo quasi sei anni al timone, lascerà ai primi di luglio per andare in pensione e dedicarsi esclusivamente alla famiglia e alla sua attività di editorialista per il “Giornale di Sicilia”.
“Sono molto onorato – ha dichiarato Francesco Forgione, accettando ancora informalmente l’incarico – di diventare il nuovo direttore della Fondazione Federico II. Ringrazio il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone per avermi dato questa opportunità. È una carica importante”.
“Ardizzone – prosegue Forgione – mi ha chiamato qualche giorno fa e io ho chiesto un po’ di tempo per riflettere. Oggi ho sciolto la riserva e ho detto di sì. Per me è un ruolo di responsabilità. Mi onora avere un ruolo importante come quello della Fondazione Federico II che gestisce alcuni dei siti culturali più importanti della Sicilia, come la Cappella Palatina”.
Francesco Forgione, già deputato regionale dal 1996 al 2006, nonché capogruppo del Partito di rifondazione comunista all’Ars e vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, recentemente è stato docente di Storia e sociologia delle organizzazioni mafiose all’Università dell’Aquila. È anche autore di alcuni libri, l’ultimo dei quali, “Mafia export”, è stato tradotto in undici lingue e pubblicato in venti Paesi del mondo.